Casa Sassone
La storia
La famiglia
Quando ho fondato Le Quattro Stagioni – 1997 – avevo già alle spalle anni di esperienze internazionali nel mondo della ristorazione e dell’hotellerie di alto livello, in cui avevo iniziato a muovere i primi passi a partire degli anni ‘80, per poi approdare a Saluzzo con il desiderio di portare quanto appreso a livello di management e international hospitality, in un territorio che ancora guardava al passato, ma con potenzialità enormi.
Già all’epoca non ho avuto dubbi: in tavola bisogna portare il meglio dell’Italia e del Piemonte, una cucina tradizionale basata, oggi come allora, sulla qualità della materia prima, sulle eccellenze regionali e su un servizio impeccabile, accompagnando la clientela attraverso le quattro stagioni.
Con un’attenzione particolare alle esigenze alimentari “altre”: dietetiche, di salute o di cultura. Nascevano così Le Quattro Stagioni, anticipando filosofie che sarebbero diventate all’ordine del giorno vent’anni dopo: il km0, la stagionalità dei prodotti, il gluten free, piuttosto che una cucina aperta ed inclusiva rispetto alle tradizioni di altri popoli.
Oggi che Le Quattro Stagioni si sono arricchite dell’esperienza di mia moglie Roberta, piemontese doc e padrona di casa raffinata ed estremamente concreta, la nostra offerta è più che mai legata al territorio, rispetto al quale portiamo avanti una ricerca e una riscoperta continua.
Il risultato? 25 anni di qualità e semplicità, esaltate dalle migliori tecniche di preparazione, sono e rimangono la nostra cifra. Piatti che raccontano il Piemonte e i suoi produttori, le sue tradizioni e il suo passato, mentre Saluzzo si apre anch’essa ad una vocazione internazionale cui intendiamo contribuire con la nostra filosofia dell’accoglienza.
Piero Sassone
Sono il fondatore e il responsabile de Le Quattro Stagioni, ma nella mia lunga esperienza ho ricoperto praticamente tutti i ruoli che caratterizzano il mondo dell’ospitalità: un bagaglio di conoscenza maturata sul campo, che oggi mi permette di valorizzare e far crescere ogni singola risorsa che scelgo per il mio ristorante.
In ogni caso ho iniziato dai fondamentali: scuola alberghiera, la più antica della Calabria, a Castrovillari. Immersione nelle potenzialità della cucina mediterranea e poi tante esperienze a livello internazionale nei grandi alberghi di Svizzera, Francia e Germania, prima di approdare in Piemonte, inizialmente nell’astigiano e poi nel saluzzese. Qui negli anni ’90 creo una serie di locali che all’epoca mancano nello scenario del territorio: bistrot, bar-pasticceria, caffetterie. Una vocazione che non mancherò di riprendere in anni recenti, ma solo dopo aver fondato Le Quattro Stagioni, e dopo aver contribuito alla nascita dell’Hotel Relais Poggio Radicati e del Resort San Giovanni.
È infatti nel 2016 che, insieme ai miei figli, decido di dare vita ad un nuovo concept. Nasce così il brand Arro Coffee, che porta nei quartieri più raffinati della capitale inglese il trittico del piacere italiano: caffè, cioccolato, panettone.
Infine, ma non in ultimo, acquisisco con la mia famiglia le quote della storica scuola internazionale di cucina per stranieri ICIF – Italian Culinary Institute for Foreigners, a conferma della centralità da sempre assegnata alla formazione nella nostra vision aziendale.
Negli ultimi anni sono stato impegnato nell’operation dei principali Expo universali, esperienza grazie alla quale ho maturato nuove competenze e conoscenze, che oggi confluiscono nel management delle attività di Casa Sassone.
Roberta Arrò
Padrona di casa si nasce, non si diventa. È per questo che è stato naturale per mia moglie Roberta, ad un certo punto della sua vita, portare il proprio talento e il proprio gusto all’interno de Le Quattro Stagioni. Da perfetta compagna di vita e madre, Roberta è diventata il volto e l’anima di Casa Sassone portando nel ristorante una dedizione al lavoro tipicamente cuneese, ma anche una grande sensibilità e raffinatezza.
Del resto, anche prima, il nostro ristorante è stato il luogo in cui far convergere la bellezza e le suggestioni raccolte in ogni viaggio, mostra, angolo del mondo: esperienze, oggetti, pezzi di design che desideravamo riproporre e condividere con i nostri ospiti.
Ma solo l’ingresso operativo di Roberta ha reso Le Quattro Stagioni “Casa Sassone”, un luogo in cui regna sovrana un’accoglienza fatta di colori, sensazioni e profumi, a partire dalla vetrina e dall’entrata. I suoi gioielli, ma anche il primo luogo del ristorante in cui i nostri ospiti si fermano a guardare e godere dell’atmosfera, preludio di un’esperienza di benessere a 360 gradi, in cui vivere il lusso nella sua dimensione più democratica e accessibile.
Futuro
Quando abbiamo iniziato l’avventura de Le Quattro Stagioni non sapevamo in che direzione sarebbe cresciuta la nostra famiglia. Oggi io e Roberta abbiamo tre splendidi figli che stanno completando la loro formazione in giro per il mondo, nelle scuole più vicine all’indole e ai talenti di ciascuno. La nostra speranza è che un giorno si innamorino di questo lavoro come è successo a noi, e mettano le loro esperienze di management e innovazione a servizio, non solo del nostro Paese e del nostro territorio, ma anche del futuro di questo pianeta.
Questo è il pensiero che ci ha attraversato durante le nostre ultime ristrutturazioni: consegnare ai nostri figli, e ai figli dei nostri figli, un mondo in cui molti problemi abbiano trovato una soluzione, a partire da quelli legati al clima e alla sostenibilità ambientale.
Per questo abbiamo scelto la formula Casa Sassone 2050: una data simbolica, comune alle politiche dei grandi player mondiali, in cui le parole siano diventate fatti e in cui vi sia sempre spazio per la positività e il futuro.